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Impegno Europeo nell’Arte e Cultura

Arte & Cultura

L’Associazione è interessata a tutte le attività di carattere culturale ed artistico, in special modo pertinente alla Musica, Danza/Ballo il Teatro, la Cinematografia, letteratura e poesia, incoraggiando esordienti, con l’ausilio anche di Gruppi già noti, attivando rapporti di collaborazione tra Circoli, altre Associazioni ed enti Statali, Pubblici e Privati e potrà interessare il mondo della scuola . L’Associazione si propone di svolgere un’attività di carattere culturale e di informazione utilizzando anche tecnologie multimediali per favorire i contatti e raggiungere anche i destinatari più lontani, in particolare instaurando rapporti con Paesi esteri, ampliando la conoscenza della cultura musicale, letteraria ed artistica in genere come miglioramento della qualità della vita; Chi desidera curare una Rubrica può proporsi scrivendo a presidenza@associazionease.it

Impegno Europeo nell’Arte e Cultura

Lingua, letteratura, arti dello spettacolo, arti visive, architettura, artigianato artistico, cinema e radiodiffusione sono tutti elementi costitutivi della pluralità culturale dell’Europa. Pur appartenendo a una regione o a un paese specifici, essi rappresentano una parte del comune patrimonio culturale europeo. L’Unione europea persegue un duplice obiettivo: tutelare e sostenere questa pluralità, e contribuire a renderla accessibile agli altri. Si tratta di obiettivi formulati dal trattato di Maastricht del 1992, il quale per la prima volta ha riconosciuto formalmente la dimensione culturale dell’integrazione europea. Ma le iniziative culturali erano iniziate ben prima, come dimostra il programma, varato nel 1985, che ogni anno proclama una o più Capitali europee della cultura./p>

Un settore importante

Le industrie culturali dell’UE – cinema e audiovisivo, editoria, musica e artigianato artistico – sono importanti fonti di reddito e occupazione e danno lavoro a circa 7 milioni di persone. L’Unione ha una responsabilità economica nei confronti di questo settore e mira a garantire le opportune condizioni che consentano alle industrie europee di competere a livello internazionale. In quest’ottica, l’UE sostiene programmi a favore di alcune industrie culturali, incoraggiandole a cogliere le opportunità offerte dal mercato unico e dalle tecnologie digitali. Cerca inoltre di creare un ambiente dinamico per queste industrie, snellendo le procedure, garantendo un accesso più agevole ai finanziamenti, aiutando i progetti di ricerca e incoraggiando una maggiore collaborazione con altri soggetti operanti all’interno e all’esterno dell’Unione. L’UE prevede anche una dimensione culturale in molti dei suoi restanti campi d’intervento, come l’istruzione (incluso l’apprendimento delle lingue), la ricerca scientifica, il sostegno alle nuove tecnologie e alla società dell’informazione, lo sviluppo sociale e regionale.

Cultura

Il trattato di Maastricht (1993) ha consentito all’Unione euroepa (UE), storicamente orientata verso l’economia e il commercio, di promuovere azioni culturali per la salvaguardia, la divulgazione e lo sviluppo della cultura in Europa. Ad ogni modo l’UE si limita a favorire le azioni di cooperazione tra gli operatori culturali dei vari Stati membri o ad integrare le loro iniziative al fine di contribuire all’evoluzione delle rispettive culture nel rispetto della loro diversità nazionale o regionale, per valorizzare il patrimonio culturale comune. A tal fine, l’UE applica degli strumenti a sostegno delle iniziative culturali quali il programma “Cultura” e l’azione “Capitale europea della cultura”.

Il Grande portale della lingua italiana

I Ministeri dell’Interno, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il grande impegno di Rai Educational hanno realizzato un progetto dal titolo “Il Grande portale della lingua italiana” Lo scopo è aiutare gli stranieri a imparare l’italiano, per costruire un percorso di integrazione ideale nel Paese in cui si è scelto di vivere. E’ uno strumento per apprendere l’italiano di base, utile tanto agli stranieri, che potranno migliorare la conoscenza della lingua, quanto ai docenti, che potranno disporre di materiali multimediali di supporto all’insegnamento. Non solo la conoscenza della lingua italiana, ma la possibilità di conoscere meglio i principi della Costituzione per condividerne valori, diritti e doveri della vita civile per chi decide di vivere in Italia.

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