Top

Abruzzo 11 e 13 Giugno 2024 Commemorazione della strage di Onna

in occasione dell’Ottantesimo anniversario del tragico Evento di quell’11 Giugno 1944

il giorno 11 Giugno alle re 17:00 presso il Cimitero di Paganica, alla presenza di autorità locali civili e militari, l’Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale ONNA O.N.L.U.S., in collaborazione con la Pro Loco di Onna – Centro Sociale Anziani di Onna – Parrocchia Di San Pietro Apostolo di Onna, hanno organizzato una cerimonia commemorativa presso il mausoleo delle vittime della strage, con benedizione  alle ore 17:00 del parroco locale don Cesare Cardozo, per non dimenticare le Diciassette vittime civili che durante la Seconda guerra Mondiale nella piccola frazione di Onna, vennero tutti fucilati dai nazisti presso l’abitazione della famiglia Ludovici e che  fu poi fatta saltare in aria insieme ad altre 10 case.

L’eccidio risale ad Onna verso la fine della Seconda Guerra mondiale, dopo l’armistizio, nel 1944, dove i primi di giugno, alcuni soldati tedeschi di stanza ad Onna, requisirono dei cavalli, di proprietà di due famiglie del posto, Papola e Ludovici.

Gli uomini delle rispettive famiglie si recarono al comando tedesco di Onna per chiederne la restituzione, ma nacque una colluttazione tra un soldato e Giovanni Ludovici. Il giovane venne ferito con un colpo d’arma da fuoco ma riuscì a fuggire e ripararsi sul monte Archetto, dove erano nascosti alcuni gruppi partigiani.

I soldati tedeschi volevano sapere dove si fosse nascosto il giovane Ludovici e, per rappresaglia, fermarono Cristina Papola, di soli 17 anni, figlia dell’altra famiglia che aveva reclamato la restituzione del cavallo, ma non avendo risposta alcuna, venne picchiata, violentata e infine uccisa.

Dopo alcuni giorni, arrivò ad Onna anche la 114^ Jäger-Division guidata dal generale Hans Boelsen per completare la rappresaglia. Vennero interrogate alcune persone alle quali vennero chieste informazioni sul giovane Ludovici.

I tedeschi radunarono una trentina di persone, rinchiudendoli tutti nell’abitazione della famiglia Ludovici, vennero tutti fucilati e successivamente fatta saltare in aria la casa e da lì a poco ci furono ulteriori stermini in località Filetto.

L’eccidio di Onna rimase senza colpevoli: al termine della seconda guerra mondiale, la Procura della Repubblica dell’Aquila aprì un fascicolo sulla strage, archiviato nel 1960.         Successivamente, le procure tedesche aprirono un procedimento che si risolse con l’archiviazione.

I nomi delle vittime:

Luigino Ciocca (1929), studente e cherichetto;Zaccaria Colaianni (1906), contadino;
Renato De Felice (1910), agricoltore ed ex-soldato;
Bartolina De Paolis (1899), negoziante, madre di Giovanni Ludovici;
Ermenegildo Di Vincenzo (1906), ex-soldato;
Antonio Evangelista (1926), operaio;
Rosmunda Ludovici (1919), sorella di Giovanni Ludovici;
Giuseppe Marzolo (1915), fabbro, falegname ed ex-aviere;
Mario Marzolo (1920), carpentiere, falegname ed ex-aviere;
Alfredo Paolucci (1919), carpentiere ed ex-soldato;
Domenico Paolucci (1913), contadino ed ex-soldato;
Osvaldo Paolucci (1923), ex-soldato;
Cristina Papola (1927), studentessa;
Iginio Pezzopane (1928), studente e cherichetto;
Pasquale Pezzopane (1926), ex-soldato;
Pio Pezzopane (1927), studente;
Guadenzio Tarquini (1925), agricoltore.

Il programma della Cerimonia prevede:

Il giorno 11 Giugno

Ore 17:00, incontro al Cimitero di Paganica per la cerimonia commemorativa presso il Mausoleo delle Vittime della strage;

Ore 18:00 , presso la Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo  in Onna, Santa Messa di suffragio celebrata da padre Cristoforo Simula;

a seguire la deposizione delle corone ai Martiri alla presenza delle Autorità Civili, Militari e Religiose

Ore 19.00 Casa Onna – saluti delle istituzioni e momento di ricordo

Il giorno 13 Giugno

Alle ore 18:00 presso il Teatro dell’Accademia di Belle Arti in Via Leonardo da Vinci, 6b nella città di l’Aquila, gli allievi dell’Accademia, racconteranno la strage nazista di Onna dell’11 giugno 1944, sulla base di testimonianze, attraverso una drammatizzazione teatrale

Share
Translate »