l’ASE ha un testimonial per il dialogo interreligioso
Massimo Priviero nasce e cresce a Jesolo per poi diventare cittadino del mondo ma sempre legato alle sue origini. Rock e poesia sono le linee guida della sua vita e di una carriera di oltre 30 anni di composizioni e concerti, ispirati ad un profondo rispetto per tutte le forme di vita e grande attenzione verso i più indifesi ed ammirazione verso chi ha osato.
Una lunga carriera Rock fatta di composizioni e di concerti in Italia e all’estero, con un pubblico che lo ha sempre apprezzato per la sua semplicità ed il modo di porsi sempre nel rispetto verso il prossimo, con un altissimo senso di amor di patria.
All’Italia infatti è un concept-album che omaggia storie di vita degli italiani di ieri e di oggi parlando di rinascita e di forza con dolcezza e amore per il nostro Bel Paese.
Già chitarrista e coproduttore di Springsteen e la partecipazione con alcuni musicisti della Premiata Forneria Marconi. Massimo Priviero ha sempre partecipato volentieri a campagne antirazziste, antisemite ed è sempre stato aperto e rispettoso di fronte alle differenti confessioni, credenti e non, per un dialogo interreligioso.
Testimonial per l’Associazione Sviluppo Europeo, Massimo Priviero si è reso disponibile a rappresentare l’ASE, in quelle iniziative e in quelle battaglie a favore di quei valori morali sani, a difesa dei più deboli, dei più indifesi e di chi soffre in genere, e l’ASE desidera presentare Massimo Priviero, perché riconosce in questo grande cantautore, il testimonial perfetto per una campagna di sensibilizzazione sui valori umani attraverso i quali comprendere il senso stesso dell’esistenza.
MADRE PROTEGGI
Massimo lo scrisse in termini di preghiera, ma non necessariamente nella direzione che può venire immediatamente collegata ad un credente, qual è il nostro Cantautore, ma come una sorta di invocazione che qualsiasi uomo e di qualsiasi religione potrebbe fare in ginocchio, guardando l’orizzonte ed invocando aiuto per la parte debole del mondo. Un aiuto che chiedi al Cielo, che chiedi ad una Madre che viceversa potresti chiamare Terra o anche nel modo che tu senti più vicino al senso che ha il tuo stare al mondo. Non deve esistere alcuna discriminazione al riguardo che non sia nella necessità di giustizia verso chi è ai margini.
Madre proteggi non è solo una canzone
non è necessariamente una fede non è la Madre che può intendere solo un cristiano
Madre proteggi è una idea, un’idea di protezione, una terra, un luogo, un cielo
è la richiesta di aiuto e di attenzione per gli ultimi del mondo
Molte delle canzoni che scrive Massimo Priviero sono rivolte a favore
degli ultimi del mondo, sono scritte per la parte più debole del mondo
“ Madre dei Cieli, sopra gli occhi miei
Madre dei giorni, che non muoiono mai
Madre dei vinti, in cerca di carità
Madre dei solitari, in fuga per libertà
Madre degli ultimi, madre dei diversi
Madre dei folli, madre dei persi
Madre proteggi, questa vita mia
Madre carissima Madre mia
Madre degli innocenti, ogni giorno traditi
Madre degli offesi, che non hanno peccati
Madre dei guerrieri, che non voglion sparare
Madre dei malati, che sapranno guarire
Madre degli ultimi, Madre dei rifiutati
Madre dei volontari, Madre dei rifugiati
Madre proteggi, questa vita mia
Madre carissima, Madre mia
Madre dei miti, feriti lungo la via
Madre dei sognatori e della loro pazzia
Madre di innamorati, che sapranno chi amare
Madre di contadini, sopra campi da arare
Madre dei giusti, Madre dei liberati
Madre dei Cristi, Madre degli umiliati
Madre proteggi, questa vita mia
Guarda tuo figlio, Madre mia
Madre, Madre scalda questo sole
Madre, Madre asciuga questo sale
Madre apri i tuoi occhi, in questa notte mia
Guarda tuo figlio, Madre mia
Madre apri i tuoi occhi, in questa notte mia
Guarda tuo figlio, Madre mia
Madre apri i tuoi occhi, in questa vita mia
Ecco tuo figlio, Madre mia “