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“CALL FOR PAPER ” meta-rivista bimestrale open access di alta divulgazione scientifica

La meta-rivista bimestrale open access di alta divulgazione scientifica CULTURE DIGITALI per promuovere l’educazione alla Cultura Digitale e le ricerche sul digitale applicato al patrimonio culturale, indice una CALL FOR PAPERS nello spazio NEB, per arricchire ogni numero della rivista “Culture Digitali” a partire dal primo numero del 2023, terzo anno della rivista, relativo ai mesi GENNAIO/FEBBRAIO 2023

A cura dell’Associazione Internazionale DiCultHer

Per connettere realtà diverse, per trarre beneficio dal confronto reciproco, per cogliere insieme il senso delle innovazioni tecnologiche nel settore dell’educazione al e con il patrimonio culturale, per riflettere insieme in forma scritta, per favorire lo sviluppo di processi cognitivi in grado di promuovere personalità creative e flessibili, aperte alla complessità, nonché per favorire lo sviluppo dei necessari approfondimenti teorico-pratici per dare identità al nuovo Digital Cultural Heritage definito dall’UE nell’Art. 2 delle Conclusioni del Consiglio del 21 maggio 2014 relative al patrimonio culturale come risorsa strategica per un’Europa sostenibile (2014/C 183/08).

 

Una CALL FOR PAPERS nell’ambito della Comunità del NEB per la rivista Culture Digitali  Associazione Internazionale DiCultHer

A ottobre 2020, la Commissione Europea ha lanciato il New European Bauhaus, un movimento creativo e interdisciplinare per ripensare le nostre città e i nostri spazi di vita, rendendoli più belli, sostenibili e inclusivi. Si tratta di un programma che ben riassume la nuova visione dell’Europa:

Il New European Bauhaus nasce dall’esigenza di rendere più sostenibile l’edilizia, tra i settori più inquinanti ed energivori. Non solo l’edilizia però: più in generale il movimento considera il modo in cui tutti gli spazi sono progettati e realizzati, promuovendo la collaborazione tra diverse discipline e ambiti: architettura, ingegneria, scienze, tecnologia, arte, design, scienze sociali.

 

Ogni progetto ci avvicina a un’Europa più bella, sostenibile e inclusiva. Maggiori informazioni sul sito web:https://new-european-bauhaus.europa.eu/

La prima call dedicata all’approccio place-based aveva selezionato 20 grandi progetti provenienti da 15 Stati Ue. Tra i vincitori l’Italia, con un progetto di museo diffuso del mobile e del merletto a Cantù (Como)

L’iniziativa della Commissione si ispira al Bauhaus, la scuola di architettura e design che si è sviluppata in Germania dal 1919 al 1933. Fondata a Weimer dall’architetto Walter Gropius, il Bauhaus, che letteralmente significa “ L’arte di costruire”, ha mobilitato ogni disciplina: dall’architettura, al design, all’industria, all’arte, alla lavorazione dei metalli, alla pittura, alla tessitura… Il Bauhaus è diventato presto un movimento internazionale per l’architettura, l’arte e il design, che ha influenzato il pensiero creativo, i mobili e anche i paesaggi urbani in tutto il mondo per più di un secolo, come ha evidenziato Ursula von der Leyen in occasione del lancio dell’iniziativa. La presidente della Commissione europea ha specificato: «Mettendo insieme arte e praticità, il Bauhaus ha letteralmente aiutato a dare forma alla transizione sociale ed economica verso una società industriale e verso il 20esimo secolo».

Da gennaio 2023 la terza ed ultima fase del Bauhaus, in cui verrà lasciato spazio alla diffusione e condivisione delle buone pratiche ad un pubblico il più ampio possibile, anche al di fuori dei confini europei, con l’obiettivo di formare e ispirare una nuova generazione di architetti e designer.

Fondamentale in quest’ultima fase è la creazione di reti e dialogo tra progettisti, operatori del settore e produttori, al fine di stimolare la crescita di nuovi mercati e modelli economici in grado di supportare lo stimolo dato dal Bauhaus in tutta Europa, e che sappiano cogliere le opportunità di finanziamento esistenti e future alla scala nazionale e comunitaria.

La Commissione Europea non si è infatti limitata a lanciare l’iniziativa, ma sta provando a darle gambe attraverso il sostegno finanziario che arriva da diversi programmi di finanziamento europei. Oltre all’ Horizon Europe, il programma per la ricerca e l’innovazione dell’Unione Europea, bandi legati al New European Bauhaus sono presenti nel programma per il Mercato Unico, nel programma LIFE per l’ambiente e il clima, nel Fondo europeo di sviluppo regionale, per un totale di circa 85 milioni stanziati nel periodo 2021-2022.

A questi si aggiunge l’opportunità data dagli investimenti stimolati dai fondi stanziati per gli strumenti del Next Generation EU, primi fra tutti i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, che nelle loro ricadute locali si fanno precursori di massicci interventi di riqualificazione e rigenerazione dei contesti urbani.

www.vita.it/it/article/2022/07/31/il-nuovo-bauhaus-europeo-diventa-locale/163723/
www.lenius.it/cose-il-new-european-bauhaus

Connessioni alle realtà diverse per trarre confronto e beneficio reciproco finalizzato al patrimonio culturale, sono questi gli obiettivi della rivista di alta divulgazione scientifica Culture Digitali”, con registrazione al’ International Standard Serial Number (ISSN ) 2785-308X,  promossa in Italia da #DiCultHer, partner della New European Bauhaus (NEB), iniziativa creativa e interdisciplinare che collega il Green Deal europeo  ai nostri spazi abitativi e alle nostre esperienze.

L’iniziativa New European Bauhaus invita tutti noi a immaginare e costruire insieme un futuro sostenibile e inclusivo che sia bello per i nostri occhi, le nostre menti e le nostre anime ispirate a :

  • Arricchente , ispirato all’arte e alla cultura, che risponde a esigenze che vanno oltre la funzionalità.
  • Sostenibile , in armonia con la natura, l’ambiente e il nostro pianeta.
  • Inclusivo , incoraggiando un dialogo tra culture, discipline, generi ed età.
Video tratto da: audiovisual.ec.europa.eu

La rivista online di alta divulgazione scientifica Culture Digitali”, ha come scopo principaleesplorare, discutere e plasmare un futuro bello, sostenibile e inclusivo”, nella prospettiva del rafforzamento dell’identità europea e nella condivisione dei valori comuni.

Una CALL FOR PAPERS nello spazio NEB, per arricchire ogni numero della rivista “Culture Digitali” a partire dal primo numero del 2023, terzo anno della rivista, relativo ai mesi GENNAIO/FEBBRAIO 2023, con approfondimenti, idee, esperienze, suggestioni così come è avvenuto nei precedenti numeri della rivista, ed in particolare con il numero 6, scaricabile in formato .pdf all’indirizzo.

Una CALL FOR PAPERS per rispondere alle domande:

  • In che maniera il digitale ha contribuito, sta contribuendo, e può contribuire alla formazione di una cultura Europea?
  • Alla luce delle attuali politiche e dei programmi Europei, come va costituendosi il valore culturale del digitale?
  • Quali sono gli esempi più virtuosi del nuovo patrimonio culturale immateriale Europeo?
  • Che relazione intercorre tra il digitale e l’articolazione/discussione dei nuovi trend culturali europei e non?

 

L’obiettivo della CALL FOR PAPERS è quello di mettere a fattor comune progetti

di ricerca, esperienze formative e educative della Comunità NEB, per sostenere un rinnovamento delle conoscenze, individuare e ampliare nuovi spazi operativi di collaborazione, creare nuove reti e approcci condivisi e, soprattutto, contribuire a disegnare la funzione educativa in chiave europea, con l’adozione di tematiche e narrative comuni.

In particolare, sono sollecitati approfondimenti su:

  • Modelli, strumenti per la rappresentazione della conoscenza nello studio del patrimonio culturale letterario, storico, artistico, archeologico, filosofico.
  • Metodi e tecnologie di comunicazione del patrimonio culturale e loro impatto nella conoscenza e nell’educazione.
  • Problematiche e strategie inerenti alla conservazione dei dati.
  • Modelli e strumenti per la facilitazione del diritto di partecipazione dei cittadini alla vita culturale del proprio territorio e per il potenziamento della conoscenza e dell’accessibilità del patrimonio culturale.
  • Esperienze e buone prassi di contenuti digitali potenzialmente ri-utilizzabili (Open Educational Resources).
  • Esperienze e buone prassi di costruzione di percorsi innovativi per stimolare la creatività giovanile.
  • Esperienze e buone prassi di interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana specie nelle aree periferiche e marginali.
  • Studi sull’impatto culturale e sociale della rappresentazione e della comunicazione condotta con i nuovi modelli e tecnologie digitali.
  • Sistemi e tecnologie relativi a Internet of ThingsDigital DiplomacyStorytelling PlacetellingSemantic WebLinked Open DataNetwork AnalysisVisualization, Virtual & Augmented Realit, Metaverso e tecnologie Blokchain applicati al patrimonio culturale.

L’idea di fondo è quella di mettere in evidenzia le esperienze in atto nel campo dell’innovazione nella valorizzazione del patrimonio culturale europeo nelle sue diverse forme e articolazioni: paesaggistico, artistico, culturale, etnoantropologico, ecc., centrate, in particolare, ma non solo, sull’engagement delle fasce giovani della popolazione europea che devono “farsi carico” del proprio patrimonio culturale, dei propri territori, in attuazione della Convenzione di Faro, nella dimensione digitale.

OPERATIVAMENTE, per la presentazione dei contributi da pubblicare nella rivista si faccia riferimento:

  1. Per le politiche editoriali:  (in breve, articoli da 3000 a 6000 parole, con ricca iconografia (immagini e/o video), almeno cinque parole chiavi, una breve biografia dell’autore, con foto. Per garantire la massima diffusione della rivista è previsto che gli autori possano scrivere nella propria lingua, con un abstract in italiano, inglese, e/o francese e/o spagnolo.
  2. Per contatti,commenti e suggerimenti scrivere e invio dei contributi:  rivista@diculther.it
  1. La pubblicazione dei contributi avverrà in continuità,mentre ogni bimestre, verrà allestito il numero della rivista riferito al periodo considerato, in formato .pdf, scaricabile.

Termine per la presentazione dei lavori per la rivista:

  1. n. 8, 28 febbraio 2023;
  2. 9, 30 aprile 2023 con presentazione della rivista il 9 maggio 2023, Festa dell’Europa
  3. 10,30 giugno 2023.

 

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